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EDDA “Fru Fru” live
27 Aprile 2019 - ore 22:00

L’Ass. di Prom. Sociale C’MON! presenta:
Sabato 27 Aprile 2019
● ● ● EDDA “Fru Fru” live at MONK ● ● ● h22.00
EDDA torna con un disco incredibile.
Ci farà ballare, piangere e ridere.
A distanza di due anni dal precedente disco “Graziosa utopia”, è uscito il 22 febbraio per Woodworm Label “Fru Fru”, il quinto album solista di Edda, al secolo Stefano Rampoldi, ex Ritmo Tribale, astronauta del rock alternativo italiano.
Annunciato dall’uscita del primo estratto “E Se”, “Fru Fru” è un disco inconsueto, inaspettato e maturo, diverso dai precedenti.
Ascolta ‘E se’ (primo singolo estratto) > ascolta su Spotify
INGRESSO con Tessera Arci + Contributo all’Attività:
● 10€ + d.p. >>> versando il Contributo online con I-Ticket // riservato ai soci
● 13€ >>> versando il Contributo direttamente all’ingresso // riservato ai soci
MONK – Circolo Arci
Via Giuseppe Mirri, 35 – ROMA
#staymonk
SABATO 27 APRILE 2019
> Open > h19.00
> Edda _ live > h22.00
● ● ● EDDA ● ● ●
“Fru Fru” >> fuori dal 22 febbraio
“Fru Fru” è il suo titolo ma è soprattutto l’aggettivo con cui l’artista lo descrive: “ I Fru Fru sono i wafer, l’unico biscotto che mi sento di raccomandare in quanto privo di uova. Ma è anche un termine che indica la leggerezza con la quale mi piacerebbe affrontare la vita. Sarà un caso ma la musica che ascoltavo da bambino veniva detta Musica Leggera ed evidentemente questa cosa mi è rimasta dentro. Già con Graziosa Utopia ci eravamo spostati dal rock e questo disco ne è la prosecuzione. Luca Bossi è il produttore artistico e arrangiatore di tutte le canzoni. Oltre a lui hanno suonato i musicisti che mi accompagnano in concerto: Nick Lamberti “one take” alla batteria e il principe Killa chitarra elettrica. Registrato dal nobile Davide Tessari e mixato dall’incandescente Angelo G.Mauro. “Chant and be happy” è un motto del movimento hare krishna dei primi anni ’70, ma va benissimo per descrivere l’obbiettivo che mi sono preposto con fru fru. I suoni sono molto importanti e anche se non ce ne rendiamo conto, influenzano in modo determinate la nostra esistenza. Vanno scelti bene. Di solito i dischi che faccio alla fine non mi piacciono tantissimo, ma questo ancora non mi ha stufato e forse mi rappresenta”.
Unico protagonista del disco è se stesso, in un monologo in 9 tracce, un lungo flusso di coscienza che travolge, un fiume di parole in libertà che messe insieme costruiscono il mondo di dell’artista, un paese delle meraviglie per adulti cinici, un luogo in cui i pensieri si inseguono vertiginosamente per ritrovarsi in un discorso compiuto, vero e spontaneo.
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INGRESSO RISERVATO AI SOCI TESSERATI ARCI 2018-2019
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