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ROY PACI & Aretuska live + Veeblefetzer live
6 Gennaio 2018 - ore 22:30

L’Ass. di Promozione Sociale C’MON!,
presenta:
Sabato 06 Gennaio
● ● ● Roy Paci & Aretuska ● live ● ● ● h22.30
>>> open act:
● ● ● Emenél _ live h22.00
>>> a seguire:
● ● ● Veeblefetzer _ show di mezzanotte
Dopo il ritorno in gran stile con il nuovo disco di inediti “VALELAPENA” (Etnagigante/
La dimensione del live è senza dubbio quella in cui la band dà il meglio di sé, lo testimonia la loro lunga carriera e le numerose partecipazioni in prestigiosi festival di tutto il mondo, e anche durante questo tour saranno moltissime le sorprese e l’energia che coinvolgerà il pubblico.
“Valelapena”, infatti, è un disco di grande svolta per il suono di Roy Paci & Aretuska e questo cambiamento sarà il nuovo abito anche dei live, durante il quale verranno eseguiti sia i brani del nuovo disco sia canzoni del loro repertorio riarrangiate per l’occasione e verrà dato maggiore spazio, rispetto al passato, al sound elettronico.
INGRESSO
con Tessera Arci + Contributo all’Attività:
● 8€ + d.p. >>> versando il Contributo online con I-TICKET // riservato ai soci
● 8€ + d.p. >>> versando il Contributo online con BOXOL // riservato ai soci
● 10€ >>> versando il Contributo direttamente all’ingresso
MONK – Circolo Arci
Via Giuseppe Mirri, 35 ROMA
#staymonk
SABATO 06 GENNAIO 2018
> Open > h20.00
> Emenél _ open act > h22.00
> RoyPaci & Aretuska _ live > h22.30
> Veeblefetzer _ show di mezzanotte > h00.00
● ● ● ROY PACI & ARETUSKA ● ● ●
Dopo il ritorno in gran stile con il nuovo disco di inediti “VALELAPENA” (Etnagigante/
Nato nel 1997, dalla mente vulcanica di Roy Paci, il progetto Aretuska inizia a muovere i suoi passi con un repertorio strumentale composto da cover di gruppi storici della scena ska e rocksteady, affiancate ai più conosciuti standard jazz.
È del 2001 il loro primo album “Baciamo le mani” che pone le basi per un sound che la band esporterà in tutta Italia e nel resto del mondo, e vede Roy Paci per la prima volta ricoprire il ruolo di crooner. Un potente mix di rocksteady, ska, soul, funk e melodie mediterranee, che in venti anni di attività e sei album, arriva a toccare le vette di “SuoNoGlobal” – l’album dal quale è stato estratto il singolo “Toda Joia Toda Beleza” con la partecipazione di Manu Chao – riuscendo a non perdere mai di vista la tradizione, senza rinunciare a un continuo rinnovamento. Roy Paci & Aretuska vantano un’intensa attività live che non conosce confini e che negli anni porta la band a esibirsi con successo su piazze internazionali e palchi importantissimi come il Womad Reading Festival, il Sziget Festival in Ungheria e il Blue Frog Festival di Mumbay. Sono protagonisti anche di svariate partecipazioni a programmi televisivi, da Stasera pago io (Fiorello – Rai1) a Markette (Piero Chiambretti – La7).
Nel 2006 entrano come band ufficiale nel cast della trasmissione “Zelig”, in onda su Canale 5, di cui Roy Paci è anche direttore musicale. I brani “Viva La Vida”, “Toda Joia Toda Beleza” e “Defendemos La Alegria” saranno la sigla dei tre anni di partecipazione al programma.Dal 2011 al 2014, la band continua a calcare i palchi delle piazze italiane e dei festival europei, il sound viene rinnovato e impreziosito grazie all’introduzione dell’elettronica, a consolidare la potenza sempre espressa durante i live. Pochissimi gruppi italiani possono vantare tour così articolati e capillari e performance che riscuotono, non solo negli aficionados, sempre grandi entusiasmi.
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● ● ● VEEBLEFETZER ● ● ●
Un autentico intreccio di indie-folk, psycho gypsy swing, rock’n’roll e reggae.
Questo è il mix che rende Veeblefetzer una band unica e spontanea, artistica al cento per cento, fascinosa, ma
anche un po’ maledetta, come può esserlo un poeta o un artista di strada. Una notte un folle li ha descritti come i Tom Waits del 3000. Un carico di blues che viaggia tra Kingston e New Orleans, tra Sud America e Balcani.. immaginatelo, Tom Waits che festeggia tre giorni di fila in compagnia di Lee “Scratch” Perry e Joe Strummer al matrimonio di Emir Kusturica.
La voce graffiante e potente del cantante, i vestiti e l’atmosfera unici, sembra di essere approdati In un grande e bellissimo circo dove a fare le acrobazie è il suono.
Il disco “No Magic No Bullet” (2015) è uscito su etichetta Goodfellas. Nientepopodimeno che Vincenzo Mollica lo ha consigliato nella sua rubrica ‘Do Re Ciak Gulp’ su Rai Uno. Hanno lasciato Fiorello a bocca aperta durante Edicola Fiore e sono stati invitati a Caterpillar in onda su Radio2 durante il Caterraduno di Sinigallia. I primi due singoli sono stati entrambi video della settimana su Rockit.it.
Dall’uscita del disco hanno all’attivo diversi tour in Italia e all’estero (Germania, Austria, Svizzera, Rep. Ceca, Slovacchia, Regno Unito), una collaborazione live con Roy Paci, l’apertura ai Gogol Bordello e una quantità vertiginosa di discorsi da furgone.
La domanda di rito “Perché Veeblefetzer?? ”:
E’ un desueto termine yiddish usato in riferimento a qualsiasi misterioso ed articolato marchingegno. Come un gruppo che fuori dalle etichette dei generi musicali costruisce nota su nota il proprio ingranaggio musicale.
● ● FORMAZIONE:
>> Andrea Cota – Voce e Chitarra
(Mondo Cane DjSet, Adriano Bono & The Reggae Circus, Kaligola Disco Bazar, Torpedo)
>> Sandro Travarelli – Tromba e Melodica
(Banda Bassotti, Swing Pistols)
>> Luca Corrado – Susafono e Ukulele
(Pink Puffers, Noise of Trouble)
>> Gabriele Petrella – Batteria, Macchina da Scrivere e Cori
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● ● ● EMENÈL ● ● ●
Si chiama Emenèl il nuovo progetto solistadi Moreno Turi che il cantante e producer “salentorinese” definisce elettronica negra: un vero e proprio meltin pot nel quale i suoni provenienti dai vari epicentri di musica elettronica del mondo, si insaporiscono di ritmi black in levare, beat spezzati e fuori griglia, connaturati nel background del cantante.
E se questo è Emenèl, Border Diary è il disco indipendente d’esordio dell’artista, che, come in un vero e proprio diario, ci narra stralci di esperienze attraversate negli ultimi tempi. Ascoltando Border Diary ci accorgiamo che la sua matrice sia digitale, ma anche di come la sua natura sia profondamente analogica: più della metà del disco si compone di suggestioni elettroniche, pad e invenzioni sonore realizzate dalla voce del cantante/producer. Ed ecco che scrivania e parquet diventano il kit di batteria, lo schiocco di lingua si fa rullante, i lamenti sostituiscono arpeggiatori e bassi.
La voce, qui, grazie a una minuziosa ricerca, si trasforma in materia, in strumenti, in musica e diventa veicolo vero e proprio dell’esperienza vissuta.
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